La Fiesta del Chivo

Per festeggiare gli 82 anni di Tomas Milian, i responsabili del sito tomasmilian.it presentano un interpretazione inedita a molti, quella del cattivissimo dittatore dominicano Trujillo, nello splendido film “La Fiesta del Chivo” (2005). Inspiegabilmente mai distribuito in Italia il film, di produzione spagnola, verrà presentato in versione originale inglese con sottotitoli in italiano creati per l’occasione dallo staff del sito. Martedì 3 marzo al cineclub Detour ore 20.30.

info evento —> www.facebook.com/events/446870395460087

 

LA FIESTA DEL CHIVO

(The Feast of the Goat)

di Luis Llosa (UK/Spa./Rep. Dom., 2005, 120’, Eng. vers. sott. ita.)

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Tratto dal romanzo best-seller di Mario Vargas Llosa e tradotto per lo schermo dal cugino Luis Llosa, apprezzato regista di action movies. Urania Cabral, avvocato di Manhattan torna dopo 30 anni nella República Dominicana per affrontare i suoi fantasmi e le terrificanti circostanze che hanno alterato per sempre la sua vita durante la sua adolescenza, quando Rafael Leónidas Trujillo aka El Chivo (La Capra) governava il paese con il suo pugno di ferro. Dopo che Urania avrà affrontato il suo passato, nulla nella sua vita sarà più come prima. Grande cast internazionale con Isabella Rossellini nella parte di Urania, Tomas Milian in quella del dittatore Trujillo e Paul Freeman nei panni di Agustín Cabral.

Letteratura argentina per l’infanzia

odrargeLaboratorio di Letteratura argentina per ragazzi a cura di Cristina Blake e Marina Rivera. Il giorno 23 febbraio 2015 dalle 18 alle 20 si esploreranno le poetiche di autori e illustratori argentini con diverse estetiche della parola e dell’immagine, le cui opere sono rivolte al bambino ma anche al lettore adulto. In particolare: la rappresentazione del bambino in alcune opere di Lujàn, María Teresa Andruetto e Isol. Destinatari dell’incontro sono gli operatori dell’infanzia, i docenti, i bibliotecari, genitori, attori ed insegnanti (costo 25 euro).

Cristina Blake Laureata in Lettere e docente. Dal 1990 lavora come professoressa e ricercatrice presso la catedra di Didáctica de la Lengua y la Literatura nella Universidad de La Plata e direttrice della Licenciatura en Enseñanza de la Lengua y la Literatura de la Universidad Nacional de San Martín. Realizza seminari, conferenze e corsi. Ha scritto diversi articoli e pubblicato sei libri su Didattica della lingua e letteratura e Letteratura argentina per l’infanzia.

Marina Rivera Laureata in Comunicazione Visiva all’Università degli Studi di La Plata. Dal 1993 vive in Italia. Si occupa di progettazione grafica e comunicazione. Nel settore dell’infanzia collabora con istituzioni pubbliche e private quali Museo di zoologia di Roma, Regione Abruzzo, Comune e Biblioteche di Roma, Museo Archeologico di Chieti, Università di L’Aquila, Legambiente, ELI Editrice, Sinnos.

Informazioni:

Libreria Odradek via dei Banchi Vecchi 57 tel 06 683345

 

Conversazioni con Bioy Casares

Silvina Ocampo y Adolfo Bioy Casares (1) L’Ambasciata Argentina in Italia-Casa Argentina, Via Veneto 7, organizza giovedì 3 aprile 2014 alle ore 13, un brunch letterario per la presentazione del libro Sette conversazioni con Adolfo Bioy Casares, di Fernando Sorrentino, a cura di María José Flores Requejo. Sarà presente l’autore. Partecipano:
Ilaria Magnani – Università di Cassino
Armando Francesconi – Università di Macerata
Marco Solfanelli – Editore
Modera Laura Rizzo

Fernando Sorrentino (Buenos Aires, 1942-), è autore di svariati volumi di racconti, da La regresión zoológica (1969) a El crimen de San Alberto (2008), di un romanzo, Sanitarios centenarios (1979), e di un racconto lungo, Crónica costumbrista (1996). Sorrentino ha composto anche numerosi libri per l’infanzia e l’adolescenza. Scrittore, ma anche esperto di letteratura argentina e spagnola, ha pubblicato vari saggi sul tema e curato alcune antologie di narrativa. Fernando Sorrentino ha inoltre pubblicato le sue interviste con due dei principali esponenti della letteratura argentina del XX secolo: Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares. La sua opera è stata tradotta in varie lingue.

Adolfo Bioy Casares (Buenos Aires, 1914-1999), dopo varie esperienze letterarie giovanili da lui “rinnegate” pubblicò il suo primo romanzo importante, L’invenzione di Morel, nel 1940. Fino alla sua morte continuò a scrivere romanzi, racconti, miscellanee, saggi, un dizionario e memorie. Durante la loro amicizia di una vita, annotò le frequenti conversazioni che ebbe con Borges. Firmandosi con gli pseudonimi di H. Bustos Domecq e B. Suárez Lynch, Bioy e Borges scrissero, quasi come un divertissement letterario, cinque volumi di racconti.

Questo volume presenta per la prima volta in Italia un’intervista estesa che l’autore argentino Fernando Sorrentino ebbe con uno dei più grandi esponenti della letteratura argentina contemporanea, Adolfo Bioy Casares (nella foto con Silvina Ocampo). Le sette conversazioni fra i due autori ebbero luogo durante “sette sabato mattina” nell’anno 1988 e furono pubblicate in Argentina alcuni anni dopo, nel 1992. Sorrentino ebbe occasione di intervistare anche Jorge Luis Borges nel 1974 e le sette conversazioni con Borges furono tradotte in italiano nel 1999.

Le conversazioni con Bioy Casares non solo fanno scorgere la straordinaria personalità dell’autore argentino ma permettono anche di rivivere un’Argentina ed una Buenos Aires ormai scomparse, come quando Bioy parla del Martín Fierro e dei gauchos, dei testi dei tanghi “primitivi” e di quelli “canaglieschi” che non piacevano a Borges, delle latterie e delle scuderie sul viale Quintana. Ricordi e osservazioni che nelle sue parole assumono un tono non tanto nostalgico, quanto sociale, aneddotico, umoristico. Il libro di Sorrentino offre al lettore una visione privilegiata e quasi intima del pensiero di questo grande scrittore argentino del XX secolo.

Casa Argentina
Ambasciata Argentina in Italia
Via Veneto, 7
tel. 06 4873866
cultura@ambasciatargentina.it                 Roma Multietnica

Frida

FridaKahloNerospintoGallery6Inizia oggi a Roma alle Scuderie del Quirinale un’importante mostra su Frida Kahlo, un personaggio complesso che con il tempo prende le sembianze di un archetipo messicano e latinoamericano, che attraversa le traiettorie di tutti i più importanti movimenti artistici dell’epoca: Pauperismo rivoluzionario, Estridentismo, Surrealismo e pone le basi visuali e iconografiche di quello che molto più tardi in letteratura sarà denominato “Realismo magico“.

Frida è considerata anche una proto-femminista, parla di se come una “occultatrice” eppure nei suoi autoritratti mette in mostra persino i suoi organi interni, anticipa ed evidenzia per prima il caratteristico miscuglio di contrasti che connota l’America Latina, quel bizzarro “quarto stile” che è un non stile, ovvero il risultato di una cultura che nell’ibridazione trova il senso più profondo della propria identità.

Un’occasione assolutamente da non perdere, poiché questa mostra raccoglie, fra l’altro, in 40 opere di primissimo piano i passi salienti vellutodell’intera carriera artistica di Frida Kahlo e vanta i capolavori dei principali nuclei collezionistici di Messico, Europa e Stati Uniti. La parte del leone la fanno naturalmente i celebri autoritratti, che da un punto di vista estremamente soggettivo riescono a diventare icone di una condizione e di un’epoca. Ma Frida fa della sua stessa biografia un’opera d’arte, un’esistenza dolorosa, avvincente, ossessiva, ricca di sfaccettature sorprendenti. Per esplorare questo lato dell’artista è stata organizzata la mostra al Palazzo Ducale di Genova, che partirà il 20 settembre 2014, in cui appunto si può esplorare l’universo privato di Frida: un insieme inestricabile di ribellione e sofferenza, al centro del quale gravita il suo grande, ma non unico, amore Diego Rivera.

Letture prima della mostra:

per cominciare Frida Kahlo

per capire Frida Kahlo. Biografia per immagini

per finire Viva la vida

Tour virtuale della casa di Frida a Coyoacan: Casa Azul

Festival di cinema e letteratura

Festival_del_cinema_e_letteratura_latino_americana_thumbAl Teatro Tor Bella Monaca di Roma, promosso dall’associazione  Nuovi Orizzonti Latini e dal Dipartimento IX Servizi Sociali della Provincia di Roma domani si apre un ciclo di eventi dedicati alla cultura latinoamericana.

Programma

martedì 8 ottobre OMAGGIO A JULIO CORTÀZAR

concerto Jazz a cura del musicista Fausto Ferraiuolo
canta Betty Gilmore

presentazione del libro Carta Carbone. Lettere ad amici scrittori
di Julio Cortázar
a cura di Luis Dapelo e della traduttrice, curatrice Giulia Zavagna

Vino d’onore offerto dall’Ambasciata Argentina.

proiezione del film Alejandra Pizarnik: Memoria iluminada, di Ernesto Ardito e Virna Molina
Argentina, 2011, 110’, V.O. Spagnolo. Sott. Italiano

Alejandra Pizarnik poetessa muore suicida il 25 settembre 1972, per un’overdose di seconal. Dopo la sua morte, lo scrittore argentino Julio Cortázar le dedicò la poesia Aquí Alejandra. Regista in sala

Durante il loro percorso cinematografico la coppia ha ricevuto oltre 30 premi internazionali; sono stati i primi cineasti argentini che hanno partecipato al concorso internazionale del Festival di Cinema Documentario di Yamagata, in Giappone; inoltre, hanno avuto l’onore di aprire il Robert Flaherty Film Seminar, il seminario di documentaristi più prestigioso al mondo.

mercoledì 9 ottobre OMAGGIO A JORGE AMADO

proiezione del film Capitães de areia/Capitani della spiaggia, di Cecília Amado, Brasile, 2012, 96’; V.O. Portoghese. Sott. Italiano. Dall’omonimo romanzo di Jorge Amado.

Abbandonati dalle loro famiglie, i capitani della spiaggia sono bambini o adolescenti che cercano di sopravvivere nel crudo universo delle strade di Salvador de Bahia.

proiezione del film Realtà e magia di Jorge Amado, di Silvana Palumbieri, 47’, 2012, Brasile/Italia. Dopp. Italiano

Realtà e magia di Jorge Amado di Silvana Palumbieri è prodotto da Rai Teche per il centenario della nascita di Jorge Amado E’ il primo lavoro realizzato in Europa sulla magnifica vicenda biografico- letteraria del grande scrittore brasiliano. Con la forma del Found footage Film nasce un variegato racconto, con le immagini dell’immensa memoria fantasmagorica del mondo posseduta dalle Teche che prendono un’inattesa rilevanza. Sono interviste e discorsi, spezzoni di documentari, news; brani di film, di teatro, lirici; foto, illustrazioni, dipinti. Regista in sala

giovedì 10 ottobre

proiezione del film Pantaleón y las Visitadoras/Pantaleón e le Visitatrici, di Francisco Lombardi, Perù, 202, 147’, V.O. Spagnolo, Sott. Italiano
con Angie Cepeda; Salvador Del Solar; Pilar Bardem; Monica Sánchez; Gianfranco Brero; Gustavo Bueno
tratto dell’omonima opera di Mario Vargas Llosa, Premio Nobel della Letteratura, 2010.

il capitano dell’esercito peruviano Pantaleón Pentoya viene chiamato ad una nuova missione: organizzare un servizio di ‘visitatrici’, ragazze pronte a soddisfare i bisogni sessuali dei ragazzi assegnati alle postazioni più remote nella giungla amazzonica. La cosa riesce con successo e anche lo stesso Pantaleón si trova ammaliato da una delle ragazze, la Colombiana. Ma una giornalista scopre l’organizzazione e inizia una campagna diffamatoria che metterà in crisi la fama integerrima e la vita coniugale del capitano.

Danze andine

proiezione del film Gringo Vecchio,di Jesús Puenzo
con Jane Fonda, Gregory Peck, Jimmy Smits, Salvador Sánchez. Luis Puenzo.
Genere: Western, 119 minuti – Produzione: USA 1989.

Tratto dall’omonimo romanzo Gringo Viejo di Carlos Fuentes (Panamá, 11 novembre 1928 – Città del Messico, 15 maggio 2012).

Siamo nel 1913, sullo sfondo tumultuoso della Rivoluzione Messicana, capeggiata da Pancho Villa; un’intrepida e frustrata zitella (Jane Fonda), un ex-giornalista e un coraggioso generale, si ritrovano inspiegabilmente uniti di fronte all’amore, alla morte e alla guerra in una di quelle vicende che capitano solo una volta nella vita

venerdì 11 ottobre

proiezione del documentario María Elena Walsh, sulla vita ed opera della cantante, poetessa, scrittrice e drammaturga argentina María Elena Walsh. Regia: Ernesto Ardito e Virna Molina; Argentina, 55’, 2012, V.O. Spagnolo, sott. Italiano

Il documentario percorre la sua adolescenza come precoce poetessa fino agli ultimi anni. Rinomata per i suoi libri per bambini, ha creato dei personaggi commoventi come Manuelita, la tartaruga che ha ispirato il film Manuelita (1999) con la regia di Manuel García Ferré. I suoi temi sono stati interpretati da Mercedes Sosa e Joan Manuel Serrat. Regista in sala

proiezione del film Bolaño cercano/Bolaño vicino, di Erik Haasnoot, Spagna/Messico, 2008, 40′, V.O. Spagnolo. sott. Italiano

La famiglia e gli amici più intimi dello scrittore cileno Roberto Bolaño dialogano sulla vita e svelano alcuni misteri sulla sua scrittura. Ambientato a Blanes, Barcellona e Messico DF, il documentario raccoglie le testimonianze di Carolina López (la moglie), dei figli di Roberto (Alexandra e Lautaro Bolaño), e degli scrittori: Antoni García Porta, Enrique Vila-Matas, Rodrigo Fresán e Juan Villoro. Regista in sala

Concerto dedicato ai poeti latinoamericani Pablo Neruda, Mario Benedetti, Alfonsina Storni, Alejandra Pizarnik, César Vallejo
con Eliana Sanna voce Martín Troncoso chitarra

 

 

Vento latinoamericano: eppur si muove

La città di Roma in questo periodo ospiterà una serie di iniziative riguardanti la cultura latinoamericana promosse da Roma Capitale, dall’IILA e da varie ambasciate latinoamericane con sede a Roma. Di seguito una breve rassegna stampa su questa iniziativa intitolata Primavera latinoamericana:

 

Corriere

Roma Capitale

Centrale Montemartini

Memorie di un’infamia

Donna e giornalista: in Messico significa per lo meno partire svantaggiata…Lydia Cacho nasce a Città del Messico nel 1963, ed oltretutto è femminista ed attivista per i diritti umani. Insomma rischia la vita da un po’. In particolare dal 2005, anno in cui pubblica Lo demonios del Eden, raccontando la storia di Jean Succar Kuri, noto imprenditore proprietario di alberghi accusato di far parte di un giro di pedopornografia e prostituzione minorile insieme a importanti personaggi politici e uomini dai torbidi affari. Vero e proprio giornalismo d’inchiesta in trincea, come da noi non si usa quasi più: Lydia viene citata per diffamazione e arrestata illegalmente da un gruppo di poliziotti, ricordo che quelli messicani sono considerati i più corrotti del mondo, picchiata e rinchiusa nel carcere di Puebla. Il suo ultimo libro, appena pubblicato in Italia da Fandango si intitola Memorie di un’infamia e narra di quanto ha vissuto in prima persona in quel periodo, in un paese in cui i giornalisti sono presi di mira, minacciati ed assassinati a decine ogni anno. Nonostante i consigli dello United Nations Human Rights Council, la Cacho non si è allontanata dal Messico. Vive sotto scorta e continua ad investigare e denunciare.  Martedi 13 dicembre alle ore 18.30 presso lo spazio espositivo di piazza Navona avremo l’opportunità di poterla conoscere grazie alle iniziative dell’Istituto Cervantes di Roma correlate alla mostra Testigos del olvido. In quell’occasione Lydia Cacho presenterà il suo libro  uscito in lingua spagnola nel 2008.

Un’intervista

Altre informazioni

GUEVARA E CUBA A TRASTEVERE

Oggi alle 18.00 presso il Museo di Roma in Trastevere, in Piazza S. Egidio 1/b, si inaugurano due mostre fotografiche promosse da Roma Capitale: Che Guevara Fotografo, concepita per far conoscere la produzione fotografica di Ernesto Che Guevara ed il suo lato artistico. La mostra è stata parzialmente presentata per la prima volta a Cuba nel 1990 e poi ospitata da città latinoamericane ed europee. In concessione temporanea dal Centro Studi Che Guevara di L’Avana.

Cuba una storia anche italiana, celebra un particolare “matrimonio esotico” tra culture solo apparentemente lontane, evidenziandone il loro rapporto, poco noto ma sorprendente, attraverso il racconto delle vicende di tanti protagonisti, da Colombo fino ai giorni nostri.

Libreria Spagnola a Roma: sopralluogo

Durante queste festività natalizie ho avuto modo di visitare personalmente la rinnovata Libreria spagnola, di cui ho parlato in precedenza. Al pubblico ho trovato 2 ragazzi spagnoli ed un’italiana, ha un aspetto più curato, l’ambiente non è  ampio, ma da un’idea di spaziosità. Mi sono sentita rincuorata all’idea che non farà parte di nessuna grande catena di librerie e manterrà le sue caratteristiche originali. L’offerta non è immensa, soprattutto per quel che riguarda l’America Latina, ma avendo le idee chiare si può ordinare qualsiasi titolo, c’è anche una micro sezione di libri in lingua portoghese e diversi libri per bambini.

Libreria spagnola a Roma

Dal 1962  si occupa di rendere disponibili i libri editi in lingua spagnola a Roma. Da qualche mese ha cambiato gestione, sono proprio curiosa di vedere chi sostituirà le due signore tutte d’un pezzo che ai tempi dell’Università mi rimediavano, con i loro tempi, libri altrimenti introvabili e per questo ai mei occhi sacri. Non era ancora il tempo di Amazon e delle librerie on line. Un piccolo scrigno incastonato in Piazza Navona: al fianco la galleria dell’Instituto Cervantes, di fronte l’imponente ed immacolata Ambasciata del Brasile, tutto contribuiva a farmi credere che stavo studiando qualcosa di importante e maestoso, forse in tempi ormai remoti è stato così, forse fra poco lo sarà ancora, vista la vorticosa ascesa economica del Brasile!